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BES e DSA: quali sono i termini più utilizzato in questo ambito, e cosa significano?

Quando parliamo di DSA e BES (Disturbi Specifici dell’Apprendimento e Bisogni Educativi Speciali), oltre a sapere BES e DSA cosa sono e a conoscere la differenza tra BES e DSA, occorre conoscere a fondo le terminologie e sigle utilizzate per alunni DSA e BES. Questo perché, nel momento in cui si affronta l’argomento BES e DSA in classe, entrano in gioco competenze specifiche e altrettante sigle da conoscere.

Alunni BES e DSA presentano specifici disturbi BES, e per questo occorre creare un piano di studio adeguato alle loro esigenze. Di certo, per chi si occupa di bisogni specifici come la dislessia BES e tantissimi altri, comprendere il significato di alcune parole di uso quotidiano faciliterà di molto il lavoro. Ecco, quindi, le parole più utilizzate in ambito DSA BES.

BES DSA: IL GLOSSARIO

  • ADHD: Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ovvero disturbo da deficit di attenzione o iperattività. Include difficoltà di attenzione e concentrazione, mancanza di controllo degli impulsi e del livello di attività
  • BES: Bisogni Educativi Speciali. Possono derivare da difficoltà di apprendimento, disabilità o situazioni di svantaggio dovute a condizioni sociali, ambientali o linguistiche
  • DF: Diagnosi Funzionale. È un atto sanitario che descrive la compromissione psico-fisica dell’alunno in situazione di disabilità
  • DSA: Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Possiamo distinguerli in: dislessia (difficoltà nella lettura); disgrafia (difficoltà del tratto grafico); disortografia (difficoltà nel rispettare le regole grammaticali); discalculia (difficoltà nel calcolo)
  • DES: Si tratta dei Disturbi Evolutivi specifici, che includono: 1) deficit cognitivi border-line; 2) disturbi d’ansia; 3) disturbi evolutivi misti
  • GLH: il Gruppo di Lavoro per l’Handicap. È formato da docenti curricolari, docenti di sostegno, esperti e genitori
  • GLI: Gruppo Lavoro Inclusività. È formato dal Dirigente Scolastico, dalle funzioni strumentali BES; dai Referenti delle aree BES (disabilità, DSA, disagio socioeconomico, disagio linguistico-culturale); da docenti curricolari, assessori all’istruzione, genitori e specialisti. Questo gruppo ha il compito di rilevare e monitorare i BES presenti nella scuola, e di analizzare i punti di forza e punti critici del PAI
  • Inclusione: Il processo attraverso cui la scuola, con vari attori, assume le caratteristiche di un ambiente che risponde ai bisogni di tutti i bambini, in particolare degli studenti con BES
  • Misure dispensative: lo studente è dispensato da alcune attività (es. leggere ad alta voce, scrivere in corsivo ecc.)
  • Misure compensative: allo studente è permesso accedere ad alcuni strumenti e risorse (es. avere più tempo, utilizzare un formulario, utilizzare sintetizzatori vocali per lo studio ecc.) che possono portarlo agli stessi livelli di partenza dei compagni

GLOSSARIO: ALTRE PAROLE UTILI

  • MIUR: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
  • PAI: Piano Annuale Inclusività. Documento che individua le strategie didattiche e organizzative in un quadro organico per affrontare le problematiche relative all’inclusività degli alunni BES
  • PDP: Piano Didattico Personalizzato. Documento elencante le misure compensative e/o dispensative utilizzate dagli alunni con DSA al fine di raggiungere i traguardi di sviluppo delle competenze. Viene stilato in base alla Diagnosi. Può essere formulato temporaneamente per allievi in situazione di disagio socio-economico, linguistico e culturale
  • PDF: Profilo Dinamico Funzionale. Indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell’alunno e pone in rilievo sia le difficoltà d’apprendimento conseguenti alla situazione di handicap, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e rafforzate nel rispetto delle scelte culturali della persona portatrice di handicap
  • PEI: Piano Educativo Individualizzato. È il documento in cui vengono descritti gli interventi per alunni con disabilità, per rispettare il diritto all’educazione e all’istruzione. Il PEI viene formulato sulla base della Diagnosi Funzionale (vedi DF)
  • Ufficio di piano: Si tratta del gruppo tecnico di lavoro intercomunale che predispone, elabora e gestisce progetti in ambito socio-sanitario e sociale
  • UONPIA: Unità Operativa di Neuropsichiatria e Psicologia per l’Infanzia
  • UST: Ufficio Scolastico Territoriale (ora Ufficio con Competenza per Ambiti Territoriali o AT). Svolge varie funzioni, tra cui quelle di assistenza, consulenza e supporto agli istituti scolastici per le procedure amministrative e amministrativo-contabili, per la progettazione e innovazione dell’offerta formativa
  • USP:Ufficio Scolastico Provinciale. Precedentemente, questi uffici venivano chiamati Centri Servizi Amministrativi o CSA, e tuttora dipendono dall’USR.
  • USR: Ufficio Scolastico Regionale. Si tratta di un ufficio periferico del MIUR, istituito con DPR n° 347 del 06/11/2000 per sostituire il precedente provveditorato agli studi. Si trova in 18 capoluoghi di regione in Italia, ad eccezione della Valle d’Aosta e del Trentino Alto Adige, disciplinati secondo normative diverse.

IN CONCLUSIONE

Approfondire il significato di sigle e termini specifici può aiutare la comprensione degli ambiti di competenza e delle mansioni specifiche quando si lavora per alunni BES e DSA.